Via nuova Dietro la Vigna 20, 80145 Napoli
Info e prenotazioni 081 5851096 / 081 5514981

per ricordare Franco Autiero 
con Gina Perna
scenografia Chiara Carnevale
costumi Francesca Liguori
musiche Fulvio Nocera, Vincenzo Fiorillo
disegno luci Cesare Accetta
direzione tecnica Paco Summonte
assistente alla regia Chiara Carnevale
allestimento a cura degli allievi della scuola di scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Napoli
Tiziana D'Alessandro, Grazia Iannino, Anna Rubinaccio, Alessandra Di Martino, Mario Di Nardo, Antonio Nardelli, Andrea Iacopino, Pierpaolo Bastone, Pasquale Cerreto
videomaker Daniele Stella
direzione allestimenti scenici Marco Perrella
adattamento e regia Tonino Di Ronza
produzione Le Pecore Nere
si ringraziano Valentina Autiero, Franco Cuomo, Gino Sacco

Sinossi Breve
"La voce del doppio" come anticipa nel libretto di "Polveri condominiali" Franco Cuomo critico e studioso dell'intera opera drammaturgica di Franco Autiero. Amelia- Amalia (Gina Perna) si alterna in feroci e lucide considerazioni sull'umanità vomitando sul pubblico espressioni in dialetto vernacolare nella distorta lingua contaminata dal vivere sociale quotidiano in un microcosmo visionario/noire assurdo.

Note di regia
Recuperando la primitiva idea del monologo, che nel pensiero dell’autore non sono altro che angolazioni della stessa mente pensante, la mia messa in scena vive attraverso l’unica protagonista, la paranoia ossessiva volta alla schizofrenia causata dalla sua misera esistenza vissuta nel suo angusto e claustrofobico territorio del condominio. Gabbia e prigione lo spazio buio e nero (scenografia di Chiara Carnevale e costumi Franchesca Liguori) di Amelia-Amalia, anticipatrice di luttuosi presagi, dove il filo conduttore delle storie che si intrecciano “vivono” nelle immaginarie polveri vaganti velenose che danneggiano e innervosiscono, restituendo al personaggio colore ed espressività. Ma tutto questo non si saprà mai, lasciando al pubblico le amare considerazioni di una esistenza vuota e priva di riferimenti e di speranze.
Il lavoro sul testo prodotto da Gina Perna, collaboratrice e infaticabile attrice, elabora i vari personaggi esaltandone i caratteri con calibrata interpretazione. Lei stessa aggiunge, che nell’affrontare il testo riscopre nuove forme interpretative utili all’ attore a ricercare percorsi alternativi alla convenzione, ponendosi con rigore di fronte ad un testo complesso nella costruzione drammaturgica e dialettale.

Le musiche (eseguite da Fulvio Di Nocera e Vincenzo Fiorillo) che incisivamente sostengono la drammaturgia, si innestano nel brano “Aprite le finestre” interpretato da Franca Raimondi, come preludio alla vicenda trasformandosi in una metamorfosi compositiva dissonante e sottolineando l’ inquietudine e le emozioni scaturite dal personaggio. L’aspetto tecnico delle composizioni si avvalgono dell’utilizzo di effetti di ritardo, come il delay, valorizzando il dualismo di Amalia-Amelia.