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Perfomance perpetua per due performer
concept Antonio Montanile
interpreti Alessandro Sollima, Nicolas Grimaldi Capitello
produzione Interno 5

“Sono morto perché non ho desiderio, non ho desiderio perché credo di possedere, credo di possedere perché non cerco di dare. Cercando di dare, si vede che non si ha niente, vedendo che non si ha niente, si cerca di dare se stessi, cercando di dare se stessi, si vede che non si è niente, vedendo che non si è niente, si cerca di divenire, desiderando divenire, si vive” (René Daumal)

La perpetuità è qualcosa che destinato a durare in eterno o almeno a prolungarsi indefinitamente nel tempo, dunque se essa accade nell'atto performativo, ha un prima e avrà un dopo. Da questo concetto si intende partire per indagare la ripetitività del gesto, dell’azione, che pone il performer a confrontarsi con i suoi limiti fisici a cui lo sforzo lo sottopone. Il gesto e l'azione sono espressioni delle storie e dei background del performer, dunque non meccanici e asettici ma parti di un essere, di un individuo con le sue ansie e le sue gioie. Se tali gesti si ripetono ed entrano in un circolo cinetico e vizioso cosa accade alla idea di base da cui il gesto è nato ? Essa di evolve, si dissolve e diventa altro? O resta uguale a se stessa ? Queste sono alcune delle domande a cui intendo rispondere. Il movimento è umano e in quanto tale e' soggetto ad errori, ripensamenti, modifiche, ma il suo reiterarsi nel tempo, porterà lo spettatore a leggere una sua personale storia ponendolo nell'inter- rogativo non risolto, del dove tale ripetizione vuole andare e se mai essa avrà una fine. Il turbine dell'azione e dell'infinito crea il sentimento dell’attesa.

a seguire:

ANTIGONE (DREAM ON)

di e con Angelo Petracca

Sospeso in uno spazio limbico tra l’infinito dell’immaginazione ed i muri delle leggi non scritte, come ANTIGONE nella caverna è il corpo sulla scena. Se conformarsi a regole e forme alimenta il senso di solitudine, occorre seguire le proprie idee a costo di rischiare un tragico ed irrimediabile epilogo? ANTIGONE è un corpo politico, fragile nella sua umanità che ci invita alla resa, ad allentare la presa, a comprendere i contrasti.